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Il Bouquet: non usare come antistress!

A volte personalità timide e vergognose si sentono un po' in imbarazzo al pensiero di affrontare la navata della chiesa, il giorno delle proprie nozze.
Gli occhi degli invitati saranno puntati su di loro, e la paura di cadere dagli alti tacchi che per una volta si è deciso di indossare aumenta con l'avvicinarsi della data.
L'ansia ovviamente non svanisce neanche il giorno del matrimonio, quando adrenalina ed emozione giocano brutti scherzi. Ecco allora che molte spose sfogano le loro ansie su l'unico oggetto che gli è permesso portare e che hanno a disposizione: il bouquet!
Poveri fiori, piccoli e profumati boccioli, che vengono stretti tra le mani nervose delle belle sposine.
L'ultimo regalo del futuro marito, infatti tradizionalmente il bouquet dovrebbe essere regalato dallo sposo e fatto recapitare a casa della sposa la mattina della cerimonia, viene usato impropriamente come antistress, neanche fosse una pallina di gommapiuma.
Fortunatamente il bouquet viene realizzato da esperti fioristi che assemblano fiori e guarnizioni con sapienza, in modo che nessuna stretta possa andare a rovinare la composizione.
Detto questo, è importante anche che il bouquet sia:
− composto da un'impugnatura lunga, compatta e non scivolosa
− realizzato con fiori freschi, che possano durare tutta la giornata
Va anche detto che le spose dovrebbero scegliere i bouquet successivamente agli abiti da sposa, in modo che siano coordinati in termini di stili e colori.
Inoltre, se si è delle persone nervose, sarebbe opportuno mettere sui fiori un po' di essenza profumata alla lavanda, o inserire direttamente nel bouquet piccoli rametti, in quanto il profumo di questa pianta è usato nell'aromaterapia come rilassante.
Arrivati al giorno delle nozze, durante il tragitto in macchina, non bisogna pensare che spose nervose non sfoghino le loro emozioni sul bouquet, e che la stretta non aumenti ancor di più quando l'autista del noleggio auto matrimonio apre loro lo sportello della vettura.
Il momento di percorrere la navata si avvicina, ma in fondo alla chiesa vedono gli sguardi intensi degli sposi, e parte della paura passa.
Fortunatamente durante la celebrazione il bouquet viene posato sul banco della chiesa, e verrà ripreso solo al termine della celebrazione, quando ormai la paura ha lasciato il posto alla felicità.
Ma una sfida ancora deve affrontare la composizione floreale: il lancio del bouquet!
Dopo essersi sentito libero per qualche secondo in volo, si ritroverà tra le grinfie di un'amica fidanzata da 15 anni, che ha una sola convinzione: il prossimo matrimonio deve essere il suo!.

Fonte: LeMieNozze.it

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